Non avrò che un po' di tristezza
da regalare alle tue vittorie,
e una bandiera rosso sangue
sopra il tuo cerimonioso pianto
consacrato alla patria.
I monumenti di pietra
parleranno di democrazia
e di sacrifici umani
dovuti all'altare del mondo.
Ma ciò che avvince di più
è però la ragione del nostro sistema.
Si! Guardate pure com'è bello!
Si! Gustate pure come appaga
avere mille ragioni e verità
da regalare alla fiera vanità!
E tu, palpitante leggenda
con gli occhiali appannati
a stelle e strisce,
accarezzi il trofeo della gloria
e pensi:
"Viva la statua della libertà".
Ma intanto i bambini
piangono sulle strade,
i morti non dicono più niente,
il gioco è efferato e violento.
Perché il motore
perverso del mondo
funziona sempre
a vite umane?!
Valdobbiadene 19 aprile 2009 - Auditorium CELESTINO PIVA
martedì 26 gennaio 2010
mercoledì 13 gennaio 2010
PRECARIETA'
La sagoma svuotata
nello specchio intravista
come spettro spezzato
stampata nel precario equilibrio
vita-morte
con le redini quasi recise
da un rivolo rosso
di sangue-dolore
fusione con l'essere
che il tempo svaga e svanisce.
Quelle redini
tese come tendini
conficcate e vive
nel morso della carne che corrode
la fragile forza
dove l'ombra insiste
percuotendo il dilemma
di dilettante uomo
sul bordo insicuro
sulla lama in equilibrio.
nello specchio intravista
come spettro spezzato
stampata nel precario equilibrio
vita-morte
con le redini quasi recise
da un rivolo rosso
di sangue-dolore
fusione con l'essere
che il tempo svaga e svanisce.
Quelle redini
tese come tendini
conficcate e vive
nel morso della carne che corrode
la fragile forza
dove l'ombra insiste
percuotendo il dilemma
di dilettante uomo
sul bordo insicuro
sulla lama in equilibrio.
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