Lo stillio della goccia
che tocca la sete quotidiana
incisa a morsi sulle aride
crepe di un silenzio,
nell'asfissia vissuta
in ogni guerra
continuamente persa
nell'epidemia del pianeta.
Lo stillio della goccia
perla di rubino
bruciata in mezzo a una ferita
di un affare losco o
un dilagare di lebbra,
colera o aids,
in una divisione di
primi, secondi e terzi mondi,
sul corpo violentato:
del continente nero
del continente rosso
del continente frustato.
Lo stillio della goccia
è una lacrima
letta e ignorata
quasi per distrazione,
è un'ombra che si muove
vicino a un artiglio di guerra,
sulla faccia cicatrizzata:
dell'Africa nera
dell'Africa rossa
dell'Africa stuprata.
Valdobbiadene 19 aprile 2009 - Auditorium CELESTINO PIVA
giovedì 5 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
non ho mai letto una poesia così profonda e calda proprio come l'africa. tocca le corde più nascoste del cuore
bravo ASPETTO ALTRO
CRICRI
Complimenti Bruno, le parole delle tue poesie fanno presa diretta con le emozioni e arrivano. Complimenti anche per il vivo impegno che investi per non farle restare tra
pagine soltamente tue..Grazie.
Lucia
imparato molto
quello che stavo cercando, grazie
Perche non:)
Perche non:)
imparato molto
Si, probabilmente lo e
Posta un commento